1 dicembre 2015

¿Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli¿. I piccoli sono tutti figli, ma i figli, ahimè, non rimangono tutti piccoli. Se è cosa buona la crescita e la maturazione, tuttavia resta cosa migliore la piccolezza evangelica. È questa, infatti, la condizione per essere partecipi della conoscenza del Padre e delle cose del Padre:il piccolo sa di essere amato e sta in questa relazione in una totale ricettività. Dio ha una volontà di bene che non muta e che è rivolta a tutti i piccoli della Terra: poveri, afflitti, perseguitati, esuli e tuttigli ultimi. Di questi, che la nostra società mette ai margini, il Padre continua a dire: «Riservateli per me!»;questa predilezione per i piccoli, i poveri e i peccatori, è il ¿chiodo fisso¿ di tutta la predicazione di Gesù; e il persecutore Saulo, divenuto apostolo di Cristo con il nome di Paolo ¿ appunto ¿Piccolo¿ ¿, ci ricorda che ¿Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io¿ (1Tm 1,15), «Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza». Apriamo il cuore al nostro unico Maestro, Gesù, perché solo lui, il Figlio, può aiutarci a non sbagliarci su Dio e diciamo con fede:Vieni, Signore, illumina i nostri occhi.