10 giugno 2016

«Risplendete come astri nel mondo tenendo alta la parola di vita»

Nella prima Lettura il Profeta Elia, nel suo lungo cammino di fuga per paura di cadere nelle mani del Re Acab e della moglieGezabele, è giunto sul monte di Dio, l’Oreb. Qui fa un’esperienza forte di Dio, il quale gli infonde nuova fiducia e gli assicura che il trionfo del male, incarnato da Acab, non prevarrà. L’insegnamento che ne possiamo trarre è la risposta da offrire al violento, al prepotente, abbandonando lo stile vendicativo o di fuga, per affrontarele sofferenzecon l’arma della pazienza, virtù dei forti.

«Ritorna sui tuoi passi!», dice Dio ad Elia e ad ognuno noi: non scappare e non aprire il tuo cuore all’ira ma alla misericordia ‘sopportando pazientemente le persone moleste’, con l’aiuto della mia grazia. In questo modo terrai alta la parola di vita che è l’Amore.