10 novembre 2015

 

            Dieci lebbrosi hanno gridato a Gesù, con fiducia hanno seguito l’indicazione di presentarsi ai sacerdoti e tutti sono stati sanati, però soltanto uno, un samaritano, è tornato a ringraziare Gesù. Soltanto uno ha creduto che è stato l’incontro con il Maestro a guarirlo e quindi torna indietro, pieno di gioia, lodando Dio e ringraziando Gesù. Per questo, a differenza degli altri nove, questo straniero è l’unico a ricevere la salvezza che lo mette in cammino nella via del Vangelo: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato».

            La gratitudine evangelica non è un atteggiamento umano di buona educazione, ma è l’espressione di una fede matura, un dono da chiedere e da coltivare. Lo ha ricordato papa Francesco ai religiosi e religiose in Equador, ma è un consiglio valido per tutti i cristiani: “Tutte le sere ricollocatevi nella gratuità e dite: Grazie, perché ogni cosa me l’hai data Tu!”.