10 settembre 2016

“TRA IL DIRE E IL FARE…”

È più facile riconoscere il peccato in un’azione cattiva e un po’ meno vederlo dietro una non-azione (omissione). Eppure, il più delle volte è così che ci accade…Ogni volta che ascoltiamo la Parola del Signore e non la mettiamo in pratica, tratteniamo nel tesoro del cuore il suo “frutto” e così marcisce, diventa in noicattivo (v.45).

Per educare in noi il “senso del peccato”, Luca evidenzia la contrapposizioneverità-menzogna, la stessa espressa con accenti accorati da san Paolo nella prima lettura. La doppiezza di cuore, che è “apparenza”, è la separazione interiore che offre spazio di azione al maligno. Solo la Parola che ci trasforma, che fonda le nostre scelte quotidiane e ogni giorno ci modella, è la roccia da cui dipende la solidità o l’inconsistenza della nostra vita.