12 giugno 2020

Mt5,27-32

 

«Ma io vi dico».

Gesù continua a mostrarci in che modo la Parola di Dio opera in noi un discernimento, una vera e propria separazione. Oggi la nostra attenzione è richiamata sul fatto che non è sufficiente non commettere adulterio, perché non dovremmo neanche incamminarci sulla strada che a esso conduce. Vi è dunque una castità del pensiero che mi mette al riparo dal consumare l’adulterio nell’intimo di me stesso. Questo «ma io vi dico» con cui Gesù espone il suo insegnamento sulla Torah è l’invito a quella che Gesù stesso chiama rinascita dell’alto, a vivere cioè a partire dalla nostra dimensione più propriamente spirituale, non nel senso di “evanescente” ma di vita appoggiata, guidata, condotta dallo Spirito di Dio che abita in noi.