13 dicembre 2016

LA VERITÀ IN CONFESSIONALE

“Mi capita di confessare e di trovarmi davanti a uomini e donne considerati agli antipodi del cristianesimo, tenuti a distanza perché stanno in strada, gente che non sta ‘a posto’. Vi dico, da sacerdote, che mentre si confessano provo vergogna di me stesso e arrossisco per la loro dignità… Stanno davanti a Dio senza finzioni e dicono con sincerità il loro peccato, senza giri di parole. Questa gente ha un contatto diretto, profondo con la propria umanità.

Ho visto più pentimento e contrizione, più delicatezza di coscienza in loro che in molti di quanti si ritengono credenti. Come capisco le parole del Vangelo: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti bel regno di Dio!” (dal Diario di un povero frate).