15 aprile 2020

Lc24,13-35

 

«Egli entrò per rimanere con loro».

Gesù non è mai un ospite di passaggio. Se gli apriamo la porta del nostro cuore, egli prende dimora in noi. Certamente, però, aprire il nostro cuore, accoglierlo e riconoscerlo come il Signore risorto, è un cammino che passa attraverso le nostre – più che le sue – sconfitte e delusioni.

Sono trascorsi duemila e più anni ma noi, discepoli di Cristo, ancora non abbiamo assunto una mentalità pasquale che legge la storia e gli eventi alla luce dell’ultima e definitiva Parola della Vita sulla morte, del Bene sul male. È quello che l’evangelista Luca descrive dicendo: “Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”.

Proviamo, oggi stesso, a credere con tutto il cuore che attraverso gli eventi, anche dolorosi o incomprensibili, Dio sta camminando al nostro fianco e sta portando a compimento le sue promesse di bene, di vita, di salvezza.