18 novembre 2016

       Il gesto profetico compiuto da Gesù nel tempio ci fa riflettere non soltanto sul nostro comportamento nei luoghi santi, ma anche sulla nostra preghiera. È un vero incontro con il Signore vissuto nella fiducia e nell’abbandono filiale, nella ricerca sincera della sua volontà? S. Francesco d’Assisi, che non era “un uomo che pregava, quanto un uomo fatto preghiera”, così ci parla della adorazione che dobbiamo a Dio:

       “E adoriamolo con cuore puro, perché bisogna pregare sempre … ovunque, noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora, in ogni tempo, ogni giorno e continuamente, veracemente e umilmente … onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo l’altissimo e sommo Dio eterno … e rivolgiamogli lodi e preghiere, notte e giorno, dicendo: Padre nostro…”(dagli Scritti).