19 marzo 2016

“Servo”… Questa parola è per te, Giuseppe, poiché a te il Padre ha affidato la cura dei suoi beni più cari. Ti ha dato Maria, ha voluto chiamarla «tua sposa». Ti ha dato il suo Figlio, perché al mondo tu ne rivelassi il nome: «Gesù», Dio salva.

Com’è difficile comprendere il Dono, ma tu lo hai riconosciuto, ti sei lasciato attraversare. Lo hai fatto con fede obbediente, silenzio adorante; nell’accoglienza e consegna di un qualcosa che non ti “apparteneva” totalmente, ma al quale tu, Giuseppe, totalmente appartenevi. Giuseppe umile, Giuseppe nascosto. Grazie, “sposo castissimo”… Grazie, “padre tenerissimo”… La Chiesa così ti canta, così ti ricorda, così ti invoca, suo fedele custode e santo Protettore.