2 agosto 2018

La parabola della rete

Questa parabola non vuole generare in noi paura o ansia richiamandoci ad un “giudizio” che ci attende, ma è importante prendersi del tempo per fermarsi a riflettere: dove sto andando? Il mio fare o non fare, il mio correre di ogni giorno o la mia inerzia non sono fini a se stesse. Il tempo passa, i giorni, i mesi e gli anni si susseguono, ma non senza un perché. Tutto è parte di un disegno di amore, un progetto con una meta ben precisa: raggiungere la pienezza della vita, la felicità senza fine, la vita eterna.

Vivendo già oggi nell’Amore, potremo essere considerati “pesci buoni” ed entrare così nel regno che ci attende.