20 dicembre 2015

O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli: vieni,

 e libera l’uomo prigioniero che giace nelle tenebre.

 

Colui che nascerà sarà chiamato santo e Figlio di Dio”.

In questi giorni prossimi al Natale, la liturgia ci richiama ad una verità fondamentale che, in quanto cristiani, ci delinea e distingue nel mistero della nostra fede: l’Incarnazione del Signore.

Nel testo di Luca la protagonista sembrerebbe Maria, invece, leggendo attentamente, possiamo cogliere con chiarezza che lei agisce e si muove solo per comando divino, in forza di una parola pronunciata da Dio. Il protagonista è quel Bambino che,apparso misteriosamente nel suo grembo,inizia a vivere dentro di lei e, pur inerme, da quel momento muoverà la sua storia e la storia dell’umanità. Gesù, il Santo, il Figlio di Dio è la chiave d’interpretazione di tutte le profeziee della storia,come recita l’antifona al Vangelo; è Lui che apre il Regno e nessuno può chiudere, che libera l’uomo prigioniero e illumina chi giace nelle tenebre.