20 luglio 2020

Mt 12,38-42

Nel Vangelo di oggi  Gesù  è messo “sotto processo” perché mostri le prove (segni) che giustifichino la sua autorità. Egli prende a testimonianza due figure dell’Antico Testamento: il profeta Giona e il Re Salomone. La vicenda profetica di Giona illumina simbolicamente la sepoltura e resurrezione di Gesù mentre la figura del Re Salomone rimanda a quella Sapienza che “dall’eternità è stata formata” (Pro 8,23) e che, come Verbo di Dio, un giorno prenderà la nostra carne. Con questi due “segni” il Signore vuole dire a noi oggi che l’unica Sapienza che dà sapore alla nostra vita è quella che proviene dalla croce, cioè da una vita che nasce dalla morte e di un amore che perdona ogni peccato.