21 maggio 2018

«Io credo, ma tu aiuta la mia incredulità»

La scena di questo Vangelo offre molti spunti per riflettere sulla nostra vita. Il tema della fede emerge come frutto di una vita di preghiera e quella del padre del ragazzo è una supplica accorata rivolta a Gesù nella sua nudità e verità, meglio, nella sua debolezza. Un’implorazione che riconosce il proprio limite e lo depone ai piedi del Signore con tutta la forza del dolore e della speranza. La figura di questo padre e di questo figlio malato ci somiglia tanto! Ogni volta, infatti, che ci poniamo davanti a Dio nella verità, non possiamo non riconoscere in noi la parte della nostra fede e quella della nostra incredulità confessandola umilmente; il Signore aggiunge per noi ciò che manca, prendendoci per mano e facendoci rialzare.