21 marzo 2019

La parabola proposta oggi dalla liturgia ci presenta il ricco epulone che, tutto preso da lauti banchetti e reso cieco dal suo egoismo, non vede il povero Lazzaro seduto alla sua porta, in attesa che dalla sua mensa cada qualcosa con cui sfamarsi. Ma poi, al termine della loro vita terrena, la situazione si capovolge: il ricco è nei tormenti e vede Lazzaro portato dagli angeli alla mensa celeste, seduto al posto d’onore… Ormai tra i due c’è un abisso invalicabile.
Questo racconto ci insegna a considerare la nostra esistenza alla luce della vita eterna. Oggi è il tempo delle scelte che determinano il nostro futuro. Apriamo gli occhi della fede per riconoscere Lui, Gesù, seduto alla porta del nostro cuore, che bussa e attende…