24 novembre 2020

Lc 21,5-11

 

Il cristiano è l’uomo dallo sguardo lungo.

Se nel brano di ieri, attraverso la vedova povera, Gesù ci ha invitati a non fermarci a ciò che appare, ma a guardare il cuore proprio come fa Dio, oggi siamo invitati a fissare il nostro sguardo non su ciò che è transitorio e finisce, come lo splendore delle pietre del Tempio (in effetti sarebbe stato distrutto dopo pochi decenni), ma su ciò che resta e appartiene alla vita con Dio. Anche i disastri naturali, le sciagure e le stesse guerre sono destinate a finire, perché come recita il salmista: “Chi confida nel Signore rimane per sempre”. Alziamo oggi lo sguardo da tutto ciò che sembra indicarci vie prive di speranza e facciamo della vita senza fine l’orizzonte delle nostre considerazioni e vedremo trasformarsi anche quelle situazioni che ora ci sembrano senza speranza.