26 giugno 2021

Mt 8,5-17

«Di’ soltanto una parola».

L’ebraico davàr significa allo stesso tempo “parola” e “fatto” e indica che Dio dice la sua parola e allo stesso tempo compie ciò che dice. In questo brano, Gesù, esalta la fede del centurione romano, un pagano, perché è in assoluta sintonia con la fede del popolo di Israele: “Dio parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste” (Sl 32). La grandezza di questo centurione sta proprio nel riconoscere la propria indegnità e nel riporre interamente la fiducia nel Verbo di Dio. Tanto grande è la sua fede che dice a Gesù di non andare di persona. Noi, spesso, siamo più simili ad un altro personaggio pagano, Naaman il siro, e come lui restiamo delusi se non vediamo segni eclatanti, gesti sfarzosie rituali complicati, nei quali riponiamo la nostra fiducia più che nella Parola di Dio che solaè luce e salvezza del mondo.