26 luglio 2020

Mt 13,44-52

 

Il tesoro e la perla sono i protagonisti delle prime due parabole che oggi la liturgia ci propone. Infatti, il contadino e il mercante sono “afferrati” dal tesoro in cui si sono imbattuti. Colpisce l’immediatezza del loro agire, senza dubbi o esitazioni prendono decisioni importanti. C’è un qualcosa che li spinge, del resto il loro comportamento è naturale, di fronte ad un tesoro insperato chiunque si sarebbe dato da fare. Questo è quanto dovrebbe avvenire ad ogni uomo cui è capitata la fortuna così grande di incontrare il Signore. La conversione nasce proprio dall’aver trovato, da un incontro che allarga il cuore; per questo quando qualcuno si converte non dice: “Ho lasciato”, ma “Ho trovato”! Si lascia tutto perché il nostro cuore è stato afferrato da Altro. Ed è gioia piena, gioia duratura, gioia che illumina ogni giornata ed ogni realtà che la vita ci presenta.