26 settembre 2021

Mc 9,38-43.45.47-48

«Il Signore tolse parte dello spirito che era in Mosè e lo pose sopra i settanta uomini anziani» (Nm 11,25).Ad uno sguardo poco profondo, nonché poco libero, potrebbe sembrare che condividere la responsabilità e trasmettere lo Spirito che ci abita comporti una certa perdita del proprio dono o carisma, una sorta di “diminuzione” personale. Quel che non dobbiamo dimenticare è che si può donare solo lo Spirito che si possiede previamente e che lo Spirito del Signore è contemporaneamente tutto dovunque. Di lui tutti sono partecipi ma egli resta integro, allo stesso modo dei raggi del sole i cui benefici vengono sentiti da ciascuno come se risplendessero solo per lui e tuttavia illuminano la terra e il mare. Così lo Spirito Santo infonde in tutti una grazia sufficiente e intera.A questa trasmissionenon possiamo e non dobbiamo sottrarci, se lo Spirito abita in noi. Non gelosia, dunque, ma gioia della condivisione e diffusione del bene poiché «chi non è contro di noi è per noi» (v. 40).