27 luglio 2016

Distinguere

È la parola chiave della Liturgia della Parola di oggi.Cosa distinguere? «Ciò che è prezioso da ciò che è vile» (Prima Lettura); «il tesoro nascosto nel campo», «la perla di grande valore» (Vangelo). Solo chi sa fare questa distinzione è capace «di vendere i suoi averi» e,«pieno di gioia»,spendere la propria vita per il regno dei cieli perché,«è la povertà che ci ha fatti eredi  e re del regno dei cieli, non le false ricchezze» (san Francesco), in quanto«il regno dei cieli il Signore lo promette e lo dona solo ai poveri, perché non è possibile ambire la gloria di questo mondo e regnare poi lassù con Cristo. È magnifico davvero e degno di ogni lode questo scambio: rifiutare i beni della terra per avere quelli del Cielo. Per questo ho ritenuto opportuno supplicare con umili preghiere, nell’amore di Cristo, a voler perseverare con coraggio nel suo santo servizio, progredendo di bene in meglio affinché Colui al quale servite con tutto l’amore, si degni di concedervi il desiderato premio» (santa Chiara d’Assisi).