27 settembre 2021

Lc 9,46-50

 

«Non ti segue insieme con noi»: siamo tutti un po’ affetti dalla “sindrome del figlio unico”. Non solo come singoli, ma come gruppi e comunità, fatichiamo ad accogliere il bene fuori dalla “nostra cerchia”. In questo, la Pandemia sembra non averci aiutati: siamo divenuti più diffidenti e ci ritroviamo molto più soli, se non isolati. Ma dalle stesse pieghe dell’emergenza Covid è sgorgata più forte che mai la proposta della fratellanza. Papa Francesco, con la Fratelli tutti, ha lanciato la sfida per un futuro di fraternità e di pace che ci invita ad uscire dai personalismi, anche comunitari, per divenire artigiani di fraternità.

Ecco la profezia del cristianesimo in questo nostro tempo: la fraternità universale è l’utopia del Vangelo; esso genera una forza d’amore che vuole cambiare il mondo. È nella conversione personale quotidiana che diventiamo artigiani, persone riconciliate capaci di ricucire il tessuto umano con il filo dei legami fraterni.