28 maggio 2020

Nella preghiera di Gesù al Padre, che oggi si conclude, c’eravamo anche noi, noi che pur “non avendo visto abbiamo creduto” (cfr. Gv 20, 29b). Gesù chiede per noi l’unità, cioè non una omologazione o un annientamento delle nostre diversità, ma l’armonia tra di esse, come un accordo musicale che è gradevole perché composto da diverse note.  L’artefice di tutto questo è lo Spirito Santo che “armonia est”. Inoltre Gesù chiede sempre per noi la grazia di stare con lui, dove lui è per contemplare la sua gloria. Camminiamo dunque tutti insieme come famiglia di Dio verso la casa del Padre sospinti dallo Spirito Santo che è l’amore col quale il Padre ama il Figlio e col quale ama ciascuno di noi.