30 gennaio 2016

I discepoli sono spaventati dalla furia delle acque e allo stesso tempo increduli nel vedere Gesù a poppa che dorme. Tutto sembra andare come non dovrebbe, “tempeste” fuori di noi: in famiglia, nel luogo di lavoro, a scuola, e “tempeste” dentro di noi: delusione, scoraggiamento, sconforto.“Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. Signore, non vedi cosa accade? Non vedi il mondo com’è in tumulto?!Perché hai paura? Non temere io sono con te. Credi e vedrai la gloria di Dio. Questo non significa che chi crede abbia la bacchetta magica capace di guarire le ferite del cuore e del corpo, capace di far trovare un lavoro subito a chi l’ha perso, o riunire una famiglia ormai divisa. Ma chi crede sa dinon essere solo. Chi crede sa di far parte di un progetto di amore che oggi forse non riesce a vedere. È come vedere il retro di una tela che si va tessendo, un groviglio difili e colori apparentemente senza senso, ma un giorno potremo ammirare dal dritto il meraviglioso ricamo che, giorno dopo giorno, Qualcuno ha tessuto con amore e pazienza. Dobbiamo solo credere, senza paura!