30 maggio 2019

Gv 16,16-20
Nella pienezza del Tempo Pasquale la liturgia riporta non più i Vangeli della risurrezione, ma quelli del tempo che la precede, tempo segnato da incomprensione, dolore e tristezza per i discepoli. La Pasqua è un “passaggio” che spinge sempre in avanti, ma che non dimentica il passato, al contrario ne ha cura, lo richiama, lo accoglie e lo interpreta perché divenga in noi memoria di Dio. In tal modo la Liturgia ci insegna a rivisitare gli eventi tristi della nostra vita alla luce della gioia pasquale.
In questo «un poco» di cui parla, Gesù ci annuncia che il tempo della prova, per quanto cronologicamente lungo, ha la durata di “un poco”. Ce lo annuncia prima che accada affinché, mentre camminiamo nel buio, portiamo in cuore la speranza della luce che ci è stata da lui promessa. Se viviamo nella fede questi momenti, dolore e lacrime generano la vita nel mondo e, nel Cristo Risorto, la tristezza si cambia in gioia!