31 luglio 2020

Mt 13,54-58

 

Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, Dio stesso, assume la nostra umanità e vive come uno di noi.

Le cinque domande che si pongono i nazaretani ci dimostrano ancora una volta come Gesù sia veramente uno di noi. Un uomo, cresciuto come tutti in una famiglia, intessendo relazioni comuni, lavorando con le proprie mani, vivendo una vita normale. Sì, Gesù è “uno come noi”, maè Figlio di Dio! Anche noi siamo persone comuni, come direbbe la Lettera a Diogneto: i cristiani non si distinguono per nessun tratto particolare, eppure in noi c’è qualcosa di diverso. Siamo abitati dallo Spirito Santo ed è Lui la fonte della nostra gioia, della nostra speranza. Grazie a lui pur essendo tutto uguale, la nostra vita ha un sapore speciale, ha il gusto dell’Eternità. Possiamo sempre porci di fronte ad ogni gioia e ad ogni dolore come alla penultima parola, perché l’ultima parola è il paradiso che ci attende!