7 gennaio 2021

Mt 4,12-17.23-25

 

Il nostro mondo assomiglia molto alla terra di Zàbulon e di Néftali, terra il cui popolo abita nelle tenebre e nell’ombra di morte a causa del Corona-virus. Ma proprio in questo mondo Dio ha scelto di nascere, di farsi “grande luce” per illuminare tutti noi, per essere vicino a noi. Come un tempo egli viene a guarire “ogni sorta di malattie e infermità”nel suo popolo chesiamo noi. Ma la guarigione a cui ci chiama il Signore non è tanto quella fisica ma quella del cuore. Egli ci invita alla conversione, cioè a tornare a lui con tutto noi stessi. Questo tempo è quanto mai prezioso per rifondare la nostra vita su Colui che è la roccia eterna, la nostra vera e unica speranza.