Archivi della categoria: Parola & Parole

28 novembre 2018

«Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente!» Il segno è grande e meraviglioso per l’evento che rappresenta, esso segna il compimento del furore divino che determina il superamento dell’universale situazione di cattiva relazione con Dio aprendoci alla speranza della possibilità dell’incontro personale con Lui se, come i vincitori, non ci lasceremo piegare dalle forze diaboliche operanti nella storia. Anche noi possiamo cantare … Continua a leggere 28 novembre 2018 »

27 novembre 2018

«è giunta l’ora di mietere e vendemmiare» I simboli della mietitura e della vendemmia evocano l’intervento di Dio alla fine del processo di maturazione e l’inaugurazione di una vita nuova. Infatti, il grande torchio dell’ira di Dio è metafora dell’intervento di Dio per giudicare e salvare.Come? Attraverso la passione di Gesù, che nel torchio dell’uva è stato schiacciato, come vittima del male che ha corrotto … Continua a leggere 27 novembre 2018 »

26 novembre 2018

«I redenti della terra cantano un canto nuovo» Solo i redenti possono cogliere e accogliere la rivelazione di Dio e per questo cantare il canto nuovo. Sono coloro che non hanno deturpato la relazione di alleanza con il Signore e si trovano nella condizione adatta per accostarsi a Lui. Seguaci dell’Agnello, in quanto rivivono nella loro vita la dinamica dell’offerta di sé compiuta dal Cristo … Continua a leggere 26 novembre 2018 »

25 novembre 2018

«A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati che ha fatto di noi un regno a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen» In questa settimana ci lasceremo guidare dalle Letture dell’Apocalisse, il Libro della rivelazione di Dio in Cristo. Esso ci porta dritti al cuore della nostra fede cristiana, al mistero pasquale, a quel primo giorno … Continua a leggere 25 novembre 2018 »

24 novembre 2018

Vi sono diverse prospettive per leggere e interpretare la storia. Il punto di vista di Dio, evidente anche nell’Apocalisse, ci rivela che un’apparente sconfitta è preludio di una grande vittoria e che anche la morte, per quanto ineluttabile, non avrà l’ultima parola. Non siamo più «figli di questo mondo» ma «figli della risurrezione». Dopo la morte del Figlio di Dio la storia umana è pervasa … Continua a leggere 24 novembre 2018 »

23 novembre 2018

A Giovanni viene chiesto di prendere e divorare il piccolo libro. Dolce in bocca, si fa amaro nelle viscere… Accogliere Dio nella propria vita produce questo duplice effetto: dolcezza e amarezza sono i due volti dell’amore. Chi sceglie di seguire Gesù si accorge presto che non può farlo “fino a un certo punto”, perché l’amore, se autentico, vuole tutto dell’amato e non solo qualcosa. È … Continua a leggere 23 novembre 2018 »

22 novembre 2018

La liturgia della Parola si snoda tra due pianti, il pianto di Giovanni (Ap) e il pianto del Signore. Non è storia di duemila anni fa, perché Gesù continua oggi a versare lacrime per i nostri peccati. Tutti dovremmo non passare in fretta sopra il lamento di Dio: «Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata»!Nessuno è esente da peccato o può dire … Continua a leggere 22 novembre 2018 »

21 novembre 2018

I Vangeli apocrifi raccontano la Presentazione di Maria al Tempio, un evento accolto dalla tradizione e reso parte della liturgia. Che cosa celebriamo oggi? Zaccaria annuncia l’iniziativa di Dio che viene ad abitare in Sion «ed eleggerà di nuovo Gerusalemme». La festa di oggi è innanzitutto segno di un’elezione gratuita di colei che sarà la Madre di Dio; ma è anche eco di una risposta … Continua a leggere 21 novembre 2018 »

20 novembre 2018

C’è un filo rosso che forma la trama del discorso alle Chiese (Ap) ed è: «Convèrtiti» (vv.3.19), parola colma di speranza! Il rimprovero di Dio non è mai solo denuncia del male che ci dà la morte, ma anche indicazione della via da percorrere per avere la vita.Quello di Dio è un bussare alla porta del nostro cuore nell’umile attesa che apriamo: «Se qualcuno mi … Continua a leggere 20 novembre 2018 »

19 novembre 2018

Quest’uomo non era cieco, lo è diventato.Nel richiamo dell’Apocalisse sembra di cogliere il suo entroterra spirituale, e anche il nostro: sei fedele, ma hai «abbandonato il tuo primo amore» (v.4). La perdita della fede è causa di ogni cecità. «Ricordati da dove sei caduto, convertiti e compi le opere di prima» (v.5). È un invito rivolto anche a noiche, avvolti da ombre minacciose, rischiamo di … Continua a leggere 19 novembre 2018 »