«Cristo è risorto! È vivo in ciascuno di noi!».

Il messaggio di auguri per la Santa Pasqua del vescovo Marcello Semeraro

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». La domanda è rivolta alle donne giunte al sepolcro, ma raggiunge tutti noi. Cercare è l’atteggiamento fondamentale di chi desidera sapere e scoprire. Chi è in ricerca non dà nulla per scontato; non s’accontenta d’apparenze, ma vuole comprendere tutta la realtà. Lo stesso verbo «cercare», d’altronde, rimanda a un “circolare”, ossia un osservare da tutti i punti di vista. Parliamo qui della ricerca del senso della vita e, in definitiva, della ricerca del volto di Dio. Fra le due cose c’è rapporto. «Che io conosca me stesso; che io conosca Te» (Soliloqui). Era la preghiera di Agostino, l’uomo dell’inquietum cor. Ma con quella del cuore c’è pure l’inquietudine dell’amore, ossia cercare sempre il bene dell’altro. Torniamo, però, alle donne, venute con Gesù dalla Galilea e ora pronte per ungere il suo corpo deposto in un sepolcro. Non lo trovano e questo le disorienta, le lascia perplesse, come in un vicolo cieco. I due uomini che si presentano in abiti sfolgoranti spiegano loro che hanno cercato nel posto sbagliato. Gesù è vivente ed è nella vita che occorre cercarlo. Non basta farlo fra i documenti del passato. Almeno una cosa ora la sanno ed è che Gesù è vivo. In chiusura del racconto, queste donne vanno dagli Undici per raccontare l’accaduto. Fra loro c’è Pietro e anch’egli va al sepolcro. Trova solo le fasce che avevano avvolto il cadavere di Gesù, ma ormai sono come una casa disabitata e abbandonata. La vita è altrove. Il vangelo di Luca continua col dirci che Pietro «Tornò indietro. Dove? In se stesso. È il viaggio più difficile. Agostino scriveva: «Ritorna in te stesso: la verità abita nell’uomo interiore» (La vera religione). Certo, bisogna uscire “fuori” per annunciare il Risorto, ma occorre pure rientrare in se stessi. Perché il Vivente non è fuori, ma dentro. Come ha scritto Francesco: «Cristo vive. Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza» (Es. ap. Christus vivit, nn. 1-2).