Lettera del vescovo al presbiterio diocesano

In allegato, la lettera al presbiterio diocesano del vescovo Marcello Semeraro, in vista delle giornate residenziali di Vitorchiano, in cui sarà ripreso nel nuovo anno pastorale il cammino sui passi del discernimento.

Ripartirà nel segno della continuità, incanalandosi nel solco tracciato ormai da diversi anni per proseguire insieme nel cammino comune, il percorso della Chiesa di Albano nel prossimo anno pastorale.
Sono stati infatti definiti il programma e i relatori delle giornate residenziali per il vescovo e i sacerdoti del presbiterio diocesano, che si svolgeranno tra fine agosto (27-30) e settembre (17-20) prossimi, a Vitorchiano, consueta meta scelta per i primi incontri di formazione. Il soggiorno estivo, come avviene già da anni, è fissato in due momenti distinti (entrambi dal lunedì al giovedì) proprio per favorire la partecipazione di tutti i sacerdoti, mentre la scelta del comune della Tuscia offre la possibilità di avere vicino anche il vescovo emerito della diocesi di Albano monsignor Dante Bernini che, con i suoi 96 anni, ha meritato il grato affetto e la preghiera per la sua salute da parte del presbiterio diocesano. A guidare le giornate di formazione saranno il gesuita padre Giulio Parnofiello, dottore in teologia morale presso la Pontificia università gregoriana di Roma, che svolge attività di docenza presso la stessa Pug e l’istituto teologico di Anagni, ed è cappellano dell’università di Roma “La Sapienza”, e padre Gaetano Piccolo, anch’egli gesuita, professore di Metafisica nella facoltà di filosofia della Pontificia università gregoriana.
I temi su cui ci si soffermerà durante le giornate residenziali prolungheranno il lavoro iniziato con il convegno diocesano dello scorso mese di giugno, ossia il discernimento pastorale e comunitario. «Anche quest’anno – ha detto il vescovo di Albano, Marcello Semeraro – ci siamo lasciati provocare dalla parola discernimento, spesso richiamata dal Papa: “Oggi la Chiesa ha bisogno di crescere nel discernimento, nella capacità di discernere”, ha detto Francesco. Per noi l’approdo a questo tema è stato quasi spontaneo, a motivo della dinamica pastorale che da anni, oramai e felicemente, i nostri convegni promuovono e dentro cui, al tempo stesso, s’inseriscono. I nostri organismi di partecipazione ne hanno ottenuto grande giovamento. Di recente anche per le riflessioni sui grandi temi della pastorale per la famiglia, specialmente quanto ad accoglienza e accompagnamento dei nostri fratelli in situazione di separazione e divorzio e pure di nuove nozze civili».
Proprio monsignor Semeraro guiderà alcuni incontri durante le giornate residenziali: in apertura, nei due lunedì alle 17,30, per un momento di aggiornamento pastorale, e nelle mattinate dei due giovedì con il ritiro finale (mentre nei giorni di martedì e mercoledì si svolgeranno le istruzioni e i laboratori sul “discernimento” pastorale e comunitario). Per sottolineare ancora una volta l’importanza del discernimento, contestualizzato nel cammino della Chiesa intera, il vescovo di Albano ha richiamato poi un passaggio (il numero 167) dell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate, scritta da Francesco per richiamare tutti alla chiamata alla santità: “Al giorno d’oggi l’attitudine al discernimento è diventata particolarmente necessaria. Infatti la vita attuale offre enormi possibilità di azione e di distrazione e il mondo le presenta come se fossero tutte valide e buone. Tutti, ma specialmente i giovani, sono esposti a uno zapping costante. È possibile navigare su due o tre schermi simultaneamente e interagire nello stesso tempo in diversi scenari virtuali. Senza la sapienza del discernimento possiamo trasformarci facilmente in burattini alla mercé delle tendenze del momento”. «La questione – ha aggiunto il vescovo di Albano – non è soltanto per chi vuole impegnarsi sulla via della santità; lo è pure per chi vuol vivere nella serietà. Il discernimento, infatti, aiuta a reagire nel modo giusto di fronte alle tante incertezze che toccano la nostra vita: non soltanto personale, ma anche sociale, ecclesiale e politica. Anche qui non mancano domande, per le quali è importante cercare e avere le risposte giuste».