Lettera ai Fratelli di Vita Consacrata nella Chiesa di Albano

Carissimi Fratelli,

                                   vi scrivo in questo giorno poiché esso è, in qualche modo, un giorno davvero speciale. Ricorre, in primo luogo, la solennità del Sacro Cuore di Gesù. L'origine di questo culto è da ritrovarsi nell'ambiente monastico medievale (e penso soprattutto a San Bernardo) che infervorò gli animi nella contemplazione del Crocifisso mettendo in risalto le sue piaghe gloriose e specialmente quella del costato aperto. Fra di noi, in particolare, ci fu soprattutto l'opera dell'Ordine Francescano con San Bonaventura. Il Dottore Serafico, che sarà Cardinale Vescovo di Albano, meditando sul mistero della Passione scriveva: 'La virtù sgorgata misteriosamente da quel Cuore  dà la forza ai sacramenti della Chiesa di conferire la grazia e per i viventi in Cristo diventa la coppa d'acqua zampillante, sorgente per l'eternità' Sorgi, pertanto, o anima amica di Cristo, e sii anche tu come la colomba che nidifica nella gola della roccia' e abbeverati alle fonti del Salvatore. È questa infatti la sorgente che scende dal centro del paradiso e che, divisa in quattro fiumi e poi diffusa nei cuori devoti, irriga e feconda tutta la terra' (Lignum Vitae, 30). Sapreste, voi, fratelli carissimi, essere fedeli alla vostra consacrazione religiosa senza dissetarvi ogni giorno dall'acqua viva che scaturisce dal Cuore di Gesù? Se non facciamo così, non diventiamo cisterne disseccate, che non tengono l'acqua e non irrorano più il campo di Dio?

C'è un secondo motivo per il quale vi scrivo ed è che in questo giorno prende avvio un Anno Sacerdotale, che Benedetto XVI ha voluto in occasione del 150° anniversario della morte del Santo Curato d'Ars nel desiderio di 'promuovere l'impegno d'interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi' (Lettera del 16 giugno 2009). Tanti di voi siete anche sacerdoti e già per questo l'Anno Sacerdotale vi chiama in causa. Lo sono, però, anche quelli tra voi (pochi, in verità nella nostra Diocesi eccezion fatta per i carissimi Fratelli del Monastero Trappista alle Frattocchie), che sacerdoti non sono.
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19-06-2009