Lettera ai parroci cui sono affidati i seminaristi per l’iniziazione pastorale

LETTERA AI PARROCI CUI SONO AFFIDATI I SEMINARISTI PER L'INIZIAZIONE PASTORALE

 

 

                Carissimo Parroco,

 

ti scrivo perché anche in questo modo desidero condividere con te un compito che, se pure mi riguarda in prima persona come Vescovo della nostra Chiesa di Albano, tuttavia ti coinvolge direttamente per un duplice motivo. Si tratta, infatti, della formazione dei nostri futuri presbiteri e tu sei, appunto, un presbitero della nostra Chiesa di Albano; la seconda ragione è nel fatto che, come ho avuto modo di dirti nei giorni scorsi, ho pensato di inviare nella tua comunità parrocchiale un seminarista perché sia da te accompagnato in alcune esperienze pastorali utili per la sua formazione al ministero presbiterale. Ti sono, dunque, anzitutto riconoscente per avere accettato la mia proposta. Nella tua disponibilità, a dire il vero, ho confidato sin da quando ho pensato di domandartela e, al di là di ogni altra valutazione, sono certo che questo sarà d'arricchimento per il tuo stesso ministero e pure di grande aiuto per la tua vita pastorale e spirituale. Analogo sentimento di gratitudine nutro nei riguardi dei parroci, nella cui comunità parrocchiale è sorta e va crescendo una vocazione sacerdotale.

 

Negli Orientamenti e Norme (III ed. del 2006) che i Vescovi italiani si sono dati e a loro volta hanno consegnato per i nostri Seminari è scritto che 'I parroci cui inviare i seminaristi per il tirocinio pastorale devono ['] essere scelti con cura, considerando le loro qualità umane e spirituali, l'esperienza, la sapienza e la progettualità pastorali, l'attitudine pedagogica' (n. 75). Ho cercato di essere fedele a questi criteri. Non è che nella Diocesi manchino altre comunità parrocchiali adatte; nelle attuali contingenze, però, quella che ho fatto ritengo sia la scelta migliore.

 

Aggiungo (e ciò anche per rassicurare i parroci delle parrocchie di origine dei nostri seminaristi) che un criterio indicato dai Formatori nel nostro Seminario Regionale, ossia il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, è che i seminaristi rimangano nelle rispettive parrocchie di origine sino alla conclusione del Biennio Filosofico; con l'inizio del Triennio Teologico, invece, si preferisce che siano invitati ad altra comunità parrocchiale e ciò anche per potere compiere esperienze diversificate.

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09-10-2009