Un anno sotto lo sguardo di Gesù. Lettera al Clero della Chiesa di Albano, 12 gennaio 2017

UN ANNO SOTTO LO SGUARDO DI GESÙ

Da pochi giorni, carissimi, ha avuto inizio un nuovo anno civile. Anche questo tempo, insieme col ciclo liturgico, ritma e accompagna il nostro lavoro. Impegniamoci, allora, ad arricchirlo con opere «sostanziose» (ut substantiis abundemus, recita una preghiera del Messale) e a non disperderlo, invece, con scelte superficiali, ossia vuote anche se apparenti. Impegniamoci a riempire le pagine ancora bianche delle nostre agende, scrivendovi sopra la carità e la misericordia.

Ho cercato nella liturgia della prima settimana del tempo ordinario alcuni spunti in grado di aiutarci a percorrere santamente tutti i giorni dell’anno appena iniziato. Nei testi del lunedì della prima settimana ne ho rintracciati due, che reputo spiritualmente efficaci. Entrambi hanno a che fare col verbo vedere. Il primo è nel testo evangelico di Mc 1, 16.19: Gesù, passando «vide» Simone e Andrea; andando, poi, un poco più oltre «vide» altri due fratelli, Giacomo e Giovanni. Il secondo spunto è nella preghiera colletta, dove si domanda al Signore di poter «vedere» ciò che bisogna fare e di compiere ciò che si è «veduto». Due sguardi, dunque: anzitutto quello di Gesù su di noi e poi il nostro sguardo sulla volontà di Dio. Lo sguardo di Gesù su di me; la volontà di Dio per me! Ecco i due temi.
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12-01-2017