Eucaristia: la fede e l’amore

Omelia nella solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo - 2020
14-06-2020
  1. Per aiutare la nostra meditazione sulla Parola di Dio oggi la Chiesa ci fa cantare un testo poetico, composto da san Tommaso d’Aquino. È non soltanto un invito alla lode, ma pure una completa esposizione del mistero dell’Eucaristia e anche un profondo sospiro di preghiera. Ne abbiamo appena ripetuto alcune strofe. Mi soffermo, allora, sulle prime parole, che in italiano possono essere rese così: «Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli». Riflettiamo, dunque, su queste tre brevi illustrazioni del cibo eucaristico.

Pane degli angeli. L’espressione è ricavata dal Salmo 78,25 che letteralmente: dice «l’uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza», ma che in diverse versioni, sia ebraiche, che greche e latine, è reso con pane degli angeli indicando così anche la misteriosità di quel cibo, che ci mette in comunione con Dio. Si tratta della manna, con la quale egli nutrì il popolo errante nel deserto, come ci ha ricordato la prima Lettura (cf. Deut.8,16). Anche Gesù vi ha fatto allusione dichiarandosi «il pane vivo, disceso dal cielo» (Gv 6,51).