Il «rogate» evangelico e la carità

Omelia nella festa di sant’Annibale M. Di Francia - Parrocchia dei Ss. Antonio e Annibale Maria (Roma)
05-07-2021
  1. Sono davvero riconoscente per l’invito a vivere insieme con voi questo giorno di festa. Saluto con sincera cordialità il rev.mo p. Bruno Rampazzo, superiore generale, che rivedo con piacere dopo l’incontro dell’aprile scorso a Messina e, con lui, saluto gli altri padri della famiglia religiosa e tutti voi presenti. È il giorno della nascita alla vita terrena di sant’Annibale Maria (1851): un santo che personalmente ho imparato a conoscere e ancora di più ad amare negli anni (1998-2004) del mio episcopato ad Oria, in Puglia. Lì egli era giunto più volte prima che quella Chiesa gli aprisse delle braccia, che sono ancora spalancate per le sue opere: un abbraccio che l’ha arricchita a sua volta di grazie e di bene. Frutto di questo incontro è il p. Pantaleone Palma, nativo di Ceglie Messapica, per il quale si sta già operando per aprire il processo informativo per la beatificazione.

Oggi è pure il giorno scelto per concludere un anno speciale dedicato al p. Annibale, voluto e indetto per l’accoglienza permanente in mezzo a voi dell’insigne reliquia del suo Cuore incorrotto. Il cuore – direbbe un medico – è un organo muscolare importantissimo, certo, per la sua preziosa funzione nel corpo umano; in ogni caso, però, è pur sempre un muscolo! Sotto il profilo antropologico, al contrario, ciò che noi chiamiamo «cuore» è molto di più. Una frase, che leggiamo in un sonetto di Shakespeare dice, già molto prima de Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery, che all’occhio spetta vedere la parte che è fuori; invece, «l’amor che hai dentro, è diritto del cuore» (Sonetto 46). Il cuore è il luogo dell’amore che comprende, che abbraccia, che sostiene, che cura.

Come guida per la nostra preghiera di questa sera ho scelto di riferirmi al testo del Prefazio appositamente composto per la memoria liturgica di sant’Annibale Maria dove l’immagine del Buon Pastore impressa nel suo cuore è scolpita con queste parole: Tu hai reso sant’Annibale Maria mirabile ministro della compassione del tuo Figlio per le folle. Da qui, mi pare, simili a corsie di una moderna autostrada, si dipartono le vie maestre percorse dal padre Annibale per esprimere la sua dimensione caritativa e cioè la sua qualità di autentico annunciatore della Parola di Dio attraverso la rogazione evangelica, la cura premurosa degli orfani e la sollecita cura dei poveri.