Il Signore, da qualche parte ci ha incontrati

Omelia per la Domenica della Famiglia, Solennità della Ss.ma Trinità - Santa Maria delle Mole (Marino)
30-05-2021

È con intima gioia che celebro qui, insieme con voi, la Santa Eucaristia, in una festa – la domenica della Santissima Trinità – che tradizionalmente è, per la nostra Chiesa di Albano, anche la Domenica della Famiglia. Sono contento di essere ritornato in tempo dalla Spagna, dove mi sono recato per la beatificazione, nella Cattedrale della Chiesa di Astorga, di tre giovani martiri. Erano tre giovani laiche – María Pilar Gullón Yturriaga, Octavia Iglesias Blanco e Olga Pérez-Monteserín Núñez – che avevano scelto di essere crocerossine e, così, di porre la loro vita al servizio degli infermi. Fra questi, anche dei feriti nelle vicende dolorose della guerra civile, agli inizi del secolo scorso, in Spagna. Da tale loro dedizione non si tirarono indietro quando per loro le minacce divennero gravi e accettarono di subire la morte per rimanere fedeli a Cristo Re.

Per tale circostanza sono stato ospite del Vescovo locale, il quale mi ha accolto nella Casa del Clero e lì ho veduto un quadro che ha subito sollecitato la mia attenzione. Recava, infatti, la scritta: Jesùs, María y José. Dulce imagen de la Trinidad… La frase è del venerabile Pietro Benvenuto Noailles, fondatore nel 1820 dell’Istituto della Santa Famiglia di Bordeaux. Per quell’epoca l’espressione era davvero innovativa; oggi – grazie a Dio – non ci meraviglia più. Nell’esortazione apostolica Amoris laetitia, ad esempio, il Papa ha scritto: «Il Dio Trinità è comunione d’amore, e la famiglia è il suo riflesso vivente» (n. 11). Nel mistero della Trinità troviamo la generazione, la figliolanza e l’amore: un vero modello per la famiglia!