La Madonna del Riposo

Omelia nella XVI domenica del t.o. - Parrocchia Sant’Agnese e Santa Margherita, San Giorgio del Sannio (BN)
18-07-2021
  1. La pagina del vangelo narrataci domenica scorsa ci aveva presentato il primo viaggio missionario dei discepoli. Gesù «prese a mandarli a due a due», ci fu letto (Mc 6,7). Oggi abbiamo ascoltato la fase successiva (cf. Mc 6,30-34): «gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato». Bello questo resoconto che mette al primo posto le opere compiute, perché, come poi dirà sant’Ignazio di Antiochia: «È meglio tacere ed essere, che dire e non essere. È bello insegnare se chi parla opera. Uno solo è il maestro e ha detto e ha fatto e ciò che tacendo ha fatto è degno del Padre» (Ad Eph. XV, 1: Funk I, 224).

Dalla reazione di Gesù è facile immaginare che i discepoli gli abbiano non soltanto riferito le loro opere, ma gli abbiano pure confidato le loro delusioni; gli abbiano raccontato non solo i loro successi, ma anche i loro fallimenti. Gesù, d’altra parte, li aveva preavvertiti: «se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene…». Ecco, allora, che adesso propone loro una pausa, li incoraggia a prendere un po’ di riposo. Gesù non commenta il loro operato, né li invita ad una revisione delle loro scelte. Semplicemente dice loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Ed è quello che effettivamente fanno: «Andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte». Anche noi, allora, fermiamoci un attimo per riflettere su questo riposo.