Omelia nella solennità del martire San Pancrazio, patrono della Città e Diocesi di Albano, 12 maggio 2011

12-05-2011

Sappiamo, carissimi, che quando scelse come suo patrono il nostro San Pancrazio, Albano venerava già alcuni suoi martiri e santi locali. Penso anzitutto ai quattro santi Secondo, Carpoforo, Vittorino e Severiano che la Depositio Martyrum, il più antico e prezioso calendario della Chiesa di Roma, registra per Albano già anteriormente al IV secolo (cfr PL 13,465). Nella seconda metà del VII secolo, poi, un altro autorevole documento attesta che molti pellegrini, arrivando alla chiesa di San Senatore posta al quindicesimo miglio della Via Appia, si recavano alla tomba di una Santa Perpetua ed erano attratti dai miracoli compiuti da un grande numero di santi (cfr De locis sanctis martyrum quae sunt foris civitatis Romae: PL 101, 1364). Eppure, ciò nonostante, proprio in questa medesima epoca i cristiani di Albano avevano già dedicato a San Pancrazio la loro Cattedrale: quella che una triste mattina, dopo il canto delle lodi era stata incendiata insieme con l'episcopio e che il santo papa Leone III poi rifece nuova e più bella (cfr Liber Pontificalis II: PL 128, 1243).

Cosa, dunque, tanti secoli addietro, avrà indotto i fedeli di Albano a scegliere come loro Patrono questo giovinetto, di cui si tramandava che avesse resistito coraggiosamente alla forza di Roma e che, pur di conservare intatta la sua amicizia con Cristo, aveva accettato di subire la morte? Cosa avrebbe potuto fare? Credere in Cristo significa avere scoperto in lui il senso della propria vita. E dunque, perdere Cristo per un cristiano dovrebbe sempre significare perdere tutto, anche se stessi. Omnia habemus in Christo, diceva Sant'Ambrogio, et omnia Christus est nobis: «Noi abbiamo ottenuto tutto in Cristo ed egli è tutto per noi» (De virginitate XVI, 99: PL 16,291). Perciò, quando è posto davanti al dilemma di rinnegare Cristo o perdere la vita, il martire sceglie Cristo. La vita non avrebbe in ogni caso valore senza di lui: allora, che gliela strappino pure!

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