Omelia nella solennità della Immacolata Concezione e per la Dedicazione della Chiesa parrocchiale ‘La Risurrezione’ in Aprilia

08-12-2009

La festa dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria e la memoria della Dedicazione di questa chiesa, miei carissimi fratelli, d'ora innanzi per voi si richiameranno sempre l'una l'altra e saranno sempre insieme celebrate. Questa coincidenza non sarà fuor di luogo perché della Chiesa, come scriveva Ruperto di Deutz e Paolo VI ricordava promulgando la costituzione Lumen Gentium, Maria è portio maxima, portio optima, portio praecipua, portio electissima, ossia 'la parte più eccelsa, la parte migliore, la parte preminente, la parte più eletta' (Rupertus, in Apoc. I, VII, c. 12; P.L. 169, 1043). Maria è l'immagine della Chiesa e il suo modello: ci ritroviamo, allora, in Lei e siamo chiamati a fare come lei, cioè a dire 'sì' a Dio. Lo abbiamo ascoltato durante la proclamazione del Vangelo: fiat mihi'! Maria è la madre della Chiesa e Lei noi oggi invochiamo con grande fiducia.

 

1. Per aiutarci a comprendere il mistero della Immacolata Concezione di Maria la Liturgia fa ricorso ad un'immagine particolare. Nella preghiera Colletta, la Chiesa ci ha ricordato che nell'Immacolata Concezione della Vergine il Padre ha preparato una 'degna dimora' per il suo Figlio: per immaculatam Virginis Conceptionem dignum Filio tuo habitaculum praeparasti.

Come ogni madre diventa, in qualche maniera, come una dimora per la nuova creatura che porta nel grembo, così Maria è stata voluta e creata da Dio per essere 'tempio del Dio vivo, dimora dell'eterno Re, tabernacolo dello Spirito Santo'. Queste tre modulazioni del mistero mariano, care alla tradizione patristica, ci aiutano a leggere in prospettiva trinitaria anche il vangelo dell'Annunciazione appena proclamato. Maria, infatti, vi appare come templum Dei vivi, aula regis aeterni, sacrarium Spiritus Sancti (S. Pier Damiani, Ufficium parvum B.V. Mariae, lectio I: PL 145, 935).

Maria è tempio del Dio vivo. Nel racconto dell'Annunciazione tutto avviene ' come sempre ' per iniziativa del Padre, a partire da Dio e per sua disposizione. L'Angelo venne da Dio a Maria. Così è anche per noi: tutto ha inizio da Dio. Lo abbiamo ascoltato dalla proclamazione del brano della lettera agli Efesini proclamato come seconda Lettura: da sempre Dio Padre ci ha scelto, da sempre ci ha pensato, da sempre ci ha amato. Per Maria ciò è stato in forma singolare e in anticipo su tutti noi.

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