Omelia nella Veglia di Preghiera per l’inizio della Visita Pastorale nel Vicariato di Aprilia – 14 gennaio 2012

14-01-2012

1. La ragione del nostro incontro di preghiera, questa sera, è data dall'inizio della Visita Pastorale nel Vicariato territoriale di Aprilia. Ad essa ci hanno già introdotto i due successivi incontri (prima con i nostri parroci e sacerdoti e poi con i membri dei Consigli parrocchiali) dei giorni scorsi. Ora è il momento della preghiera comune e dell'invocazione dell'aiuto divino. Vi, che rappresentate le diverse comunità parrocchiali, siete venuti per questo e sono presenti anche alcune Autorità, che vigilano sul territorio e sono a servizio della sicurezza dei cittadini. A loro vada il mio rispettoso saluto. Comunità parrocchiali e comunità civile sono in intimo rapporto e in profonda simbiosi. Noi viviamo in questa Città. L'amiamo, la rispettiamo e desideriamo che cresca nell'ordine e nella tranquillità.

La Visita Pastorale ' lo sapete ' è un atto ufficiale del Vescovo, che giunge per incontrare le Comunità parrocchiali in una forma sistematica e più approfondita e non solo occasionata da una qualche circostanza liturgica, di festa, o altro che sia. La Chiesa stessa a prescrivere al Vescovo l'adempimento periodico di una «visita» alla Diocesi in tutti i suoi aspetti, anche giuridici e amministrativi. Questo lascia intendere quanto sia importante il momento che ci disponiamo a vivere. È, però, la Visita, soprattutto un incontro fra persone che si vogliono bene e che, pur nella diversità dei rispettivi compiti e delle condizioni di vita, operano tutte per la crescita della comunione.

Questa sera, però, durante la nostra Veglia di preghiera è il Signore stesso che ci «visita». Siamo raccolti nel suo Nome ed egli è in mezzo a noi. Ce lo ha promesso (cfr Mt 18,20). Non occorrono grossi numeri, perché egli si faccia presente: bastano due, o tre suoi discepoli. Basta che ci sia un incontro. Abbiamo, poi, ascoltato la Parola del Signore. Anche questa proclamazione è stata una strada aperta per lui, per stare in mezzo a noi e colloquiare con noi.

Questa Veglia è piena di segni, che ci annunciano il Signore: il segno della luce, che è stato illustrato da preghiere tanto belle. È stata anche intronizzata un'Icona: quella del Cristo della nostra catacomba di Albano. Le catacombe di San Senatore, poste al quindicesimo miglio dell'Appia, sono come la culla della nostra Chiesa diocesana. L'immagine di Gesù che vediamo nell'affresco riprodotto è giovanile, bella e rassicurante: «Dolce è la luce del sole' ma ancor più dolce è la vista della tua immagine, o Cristo», ha proclamato poco fa il lettore.

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