Omelia nell’Ordinazione Presbiterale del Diacono Daniele Giangrande

28-12-2002

OMELIA

NELL'ORDINAZIONE PRESBITERALE DEL DIACONO DANIELE GIANGRANDE

1. Confortati dall'attestazione ufficiale e pubblica riguardo all'idoneità del nostro diacono Daniele Giangrande ad essere ordinato presbitero, ma incoraggiati prima ancora dalla parola del Signore proclamata ed ascoltata durante questa liturgia serale nella festa della Sacra Famiglia, avremmo quasi il desiderio di sentirci ripetere da Dio, come già ad Abramo: 'Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle: tale sarà la tua discendenza' (cfr. Gen 15,5). In tempi difficili, quando la sterilità spirituale fa ancora più paura della volontà fisica di non generare - che secondo le statistiche pare stia prendendo il sopravvento anche fra la nostra gente -, sentiamo forte il bisogno di parole d'incoraggiamento come questa: 'Guarda il cielo!'. La visione di un cielo stellato fa sempre sorgere nell'animo umano il senso della meraviglia e dello stupore e fa sgorgare spontanea dalle labbra l'esclamazione della gioia. La Chiesa stessa è bella come un cielo stellato. La luna, dicevano i Padri, è tutta la Chiesa ' pulchra ut luna - e le stelle sono i fedeli (cfr. S. GREGORIO MAGNO, Moralia in Job XVII, 16,22). Anche della Chiesa non riusciremo mai a contare le stelle. Esse sono i doni molteplici e sovrabbondanti con i quali lo Spirito arricchisce ogni battezzato. Stelle della Chiesa sono pure gli ordines e gli stati di vita dei suoi fedeli: i fedeli laici e fra di loro i coniugati, i monaci, i religiosi e tutti gli altri consacrati, i sacri ministri nel loro triplice grado di diaconi, presbiteri e vescovi'. Ciascun 'ordine', ogni stato di vita è come una galassia nel firmamento, lucente e ricca di pianeti e di stelle!

 

...

“”