Omelia per l’apertura Diocesana dell’Anno Giubilare Vincenziano

27-11-2009

Celebriamo la Santa Messa nel giorno di una bella memoria mariana: della Beata Vergine Maria della Medaglia miracolosa. La memoria liturgica ' approvata dal papa Leone XIII il 23 luglio 1894 - è legata alle famiglie vincenziane della 'Congregazione della Missione' e della 'Compagnia delle Figlie della Carità', di cui fu cofondatrice Santa Luisa de Marillac. Per la sua notorietà, però, la 'medaglia miracolosa' va ben oltre i confini di questi due istituti di vita consacrata e coincide quasi con l'amore e la devozione alla Vergine Immacolata, verso cui incoraggia l'invocazione: O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi. Oggi, dunque, ricordiamo l'apparizione della Vergine a Santa Caterina Labouré, avvenuta il 27 novembre 1830 a Parigi, nella cappella della Casa Madre delle Figlie della Carità. Quando Pio XII procedette alla sua canonizzazione il 27 luglio 1947, sottolineò che Santa Caterina quanto più era stata testimone di celesti favori e destinataria di grazie straordinarie, tanto più amò starsene nel silenzio e nell'umiltà. Il Papa la paragonò per questo ad una viola, che cresce standosene nell'ombra e che proprio da qui diffonde tutta la sua fragranza. Così anch'ella spese la sua vita nel servizio di Cristo presente nei poveri e negli ammalati.

Venerando Vergine Santa, sentiamo riecheggiare nell'animo le parole del Vangelo e la contempliamo sotto la Croce, mentre accoglie le parole di Gesù morente: 'Donna, ecco tuo figlio!'. Risentiamo pure le parole che Gesù rivolse al discepolo amato: 'Ecco tua madre!' (Gv 19, 26-27). Queste parole dalla Croce evocano a noi le altre con cui Iddio stabilì con il popolo di Israele la sua Alleanza: 'Io sono il Signore; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio' (Ger 24, 7). In queste parole ci pare di scoprire come un invito all'amore: sono una dichiarazione di amore, che a sua volta domanda amore. La Nuova Alleanza, difatti, si compie quando il popolo corrisponde pienamente all' amore dello Sposo divino e gli risponde: 'Sì, tu se il mio Dio'. È la stessa risposta che Santa Maria diede nell'ora dell'Annnunciazione e che, infine, ripeté nel silenzio del cuore sul Calvario, sotto la Croce di Gesù.
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