Un giovane e la sua scelta di vita

Omelia nella solennità di San Pancrazio, patrono della Città e Diocesi di Albano
12-05-2018

1. La festa del patrono principale della Diocesi, il martire Pancrazio, ci riunisce anche quest’anno per l’appuntamento eucaristico che stiamo vivendo e per un segno di pietà popolare, che compiremo dopo con la processione per alcune vie della Città. La figura del nostro Santo ci offre pure l’occasione per sottolineare qualche aspetto rilevante per il cammino pastorale della Chiesa di Albano, che fra qualche settimana avrà una nuova tappa con l’annuale Convegno diocesano. In questo 2018 ci si propone di approfondire quanto sinora acquisito allo scopo di comprendere meglio che cosa è e come si fa il discernimento. Si tratta di un processo che porta a distinguere in una circostanza quello che occorre fare. Esso, come si può desumere da questa semplice descrizione, non è per nulla fine a se stesso, ma è, piuttosto, orientato a ciò che sant’Ignazio chiamava «elezione» (elección) e che in ultima analisi è ciò che possiamo chiamare scelta di vita.

Proprio considerando questa finalità ho pensato bene di riflettere questa sera con voi sul momento cruciale della vita del nostro san Pancrazio e cioè quando, con l’accusa di essere cristiano, fu condotto davanti a Diocleziano. Si racconta che l’imperatore, anche sorpreso per la sua giovane età, lo blandì con la promessa di una luminosa carriera se avesse rinunciato alla fede cristiana… Amo pensare che in quella situazione Pancrazio ha risentito nel suo intimo parole simili a quelle di Mosè quando fece al popolo l’offerta dell’alleanza: «io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché tu viva» (Deut 30, 19).

Per Pancrazio era giunto il suo momento di fare «discernimento»: ora che faccio? La mia vita è ad un bivio: quale strada intraprendo? Pancrazio scelse di non seguire le suggestioni dell’imperatore, ma di rimanere fedele agli impegni del proprio Battesimo. Fu decapitato per questo. Ora il nostro Santo è il protettore di quanti si vincolano con giuramento.