Una Chiesa che si costruisce per noi. Omelia nella Messa per la Benedizione della “Prima pietra” della Chiesa di Santa Caterina da Siena in Ardea – Castagnetta, 12 marzo 2017

12-03-2017
Una chiesa che si costruisce per noi
Santa Messa e benedizione della «prima pietra»

 
1. La Liturgia romana assegna tradizionalmente alla seconda Domenica di Quaresima il vangelo della Trasfigurazione del Signore. Abbiamo ascoltato il racconto: «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 17, 1-2). Per quale ragione Gesù scelse di fare trasparire dalla sua umanità la gloria divina che egli, in quanto Figlio, aveva fin dal principio presso il Padre? È la stessa liturgia ad aiutarci nella risposta.
Il prefazio ci spiega che l’intenzione di Gesù era quella d’indicare agli apostoli «che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della resurrezione». Quella, in effetti, era la strada che egli stesso stava percorrendo: la passione e la morte erano il percorso necessario per entrare nella gloria della vita risorta. A Erode Gesù manderà a dire: «il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme» (Lc 13. 32-33).
Questo passaggio attraverso la morte per giungere alla risurrezione è anche la strada di ogni discepolo di Gesù. San Paolo c’insegna che «quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del battesimo siamo stati dunque sepolti insieme con lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,3-4).
E allora, viviamo questo tempo della Quaresima come il tempo opportuno per camminare nella novità della vita: rivolti verso il Signore, avendo abbandonato tutto ciò che ci allontana da lui, ossia il peccato.
 
2. Una seconda risposta alla domanda sul perché di questo mistero della Trasfigurazione ci giunge dalla preghiera colletta della Messa: il Padre ci chiama ad ascoltare il suo amato Figlio! La voce che si è fatta udire dalla nube che con la sua ombra aveva coperto i discepoli aveva detto proprio questo: ascoltate il mio Figlio amato.
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