Verginità è discernere la volontà di Dio

Omelia nella solennità dell’Immacolata Concezione e Rito della consacrazione di una vergine
08-12-2018
  1. Un inno di sant’Ambrogio, scritto per essere cantato nell’aurora del nuovo giorno e ancora oggi ripetuto nella Chiesa, invoca Cristo come «splendore della gloria del Padre» (Splendor paternae gloriae): Ogni parola della prima strofa di questo canto è come una gemma splendente. Cristo è «luce che trae luce dalla luce» (de luce lucem proferens), dice il secondo verso, e il nostro pensiero corre spontaneo alla simbologia della veglia pasquale, quando tutti noi attingiamo la luce dal cereo pasquale, segno del Risorto, ed è come un torrente di luce che tutti coinvolge e tutto illumina. Cristo è «Luce della Luce e sorgente della luminosità» (lux lucis et fons luminis)!

Nel cammino verso la celebrazione del Santo Natale, la festa della Immacolata Concezione della B. V. Maria ci dona un anticipo, un bagliore di quella Luce. La Santa Madre di Dio appare oggi davanti a noi come aurora della salvezza. Dell’aurora tu sorgi più bella, coi tuoi raggi a far lieta la terra… dice un ben noto canto mariano, prendendo l’avvio dal Cantico dei Cantici (6, 10: aurora consurgens).

In questa prospettiva cristologica, che vede in Maria il preconio di Cristo, noi celebriamo oggi la solennità dell’Immacolata Concezione. Nella preghiera colletta ho pronunciato una parola significativa: in previsione! Ecco: tutto in Maria è anticipazione, annuncio, figura. In lei sono segnati gli inizi … come fra poco canterò nel Prefazio. Per questo guardiamo a lei come a modello di santità e la invochiamo quale avvocata di grazia.