San Luigi Gonzaga, Ciampino

Le parole del vescovo Semeraro , «se con il Tridentino la Visita pastorale era indicata come l’anima della guida pastorale di una Diocesi, ora è la carità pastorale ad essere riconosciuta come l’anima della visita», hanno trovato pratica esecuzione nella visita fatta alla nostra parrocchia di San Luigi Gonzaga a Ciampino, nei giorni 1 e 3 giugno. E proprio nello spirito delle sue parole, il vescovo ha voluto dare la precedenza alla visita ai malati ed infermi il primo giorno di visita, nella località del Cipollaro, zona residenziale appartenente al territorio della parrocchia. In questa occasione, monsignor Semeraro ha avuto la possibilità di incontrare e dedicare parole di conforto e incoraggiamento a una giovane donna costretta sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, così come si è amorevolmente rivolto a due parrocchiani quasi centenari i quali, pur nelle tribolazioni dell’età, hanno trovato nelle sue parole forza e coraggio per andare avanti nello spirito del Signore.
I Consigli pastorali: laboratori di comunità rinnovate
Nella serata dello stesso giorno, la visita ha avuto il necessario risvolto organizzativo, attraverso l’incontro del vescovo con i cost i tuendi Consigli, quello pastorale parrocchiale e quello pastorale per gli affari economici. «La sinodalità della Parrocchia – ha sottolineato il vescovo Marcello nell’occasione – comincia ad emergere non dalle parole, ma dai fatti: cioè dalla presenza di un vero Consiglio pastorale parrocchiale. Se in una parrocchia c’è davvero sinodalità non lo si vede anzitutto dal numero dei catechisti, dei ministranti, dei cantori, ma dal Consiglio pastorale parrocchiale». Parole queste tanto valide e toccanti se riferite a una parrocchia che non può avere un numero di fedeli paragonabile a quello di parrocchie dei centri cittadini, ma che ha un’estensione territoriale ragguardevole, coprendo una vasta zona del comune di Ciampino. Per questo, monsignor Semeraro ha esortato il parroco e i presenti a completare rapidamente la costituzione del Consiglio pastorale e del Consiglio per gli affari economici (attribuendo a quest’ultimo la medesima importanza e utilità sinodale del primo), riprendendo le parole della Lettera pastorale Andiamo a visitare i fratelli, nella quale si legge che il vescovo «rivolgerà (…) grande attenzione ai Consigli pastorali parrocchiali in quanto chiamati ad essere i “laboratori” di comunità rinnovate negli stili e nelle scelte; punti nevralgici per dare impulso alla vita della comunità parrocchiale impegnandosi in quel discernimento comunitario che è una scuola di vita cristiana, una via per sviluppare l’amore reciproco, la corresponsabilità, l’inserimento nel mondo a partire dal proprio territorio».
L’importanza educativa dello scoutismo e dell’oratorio
Domenica 3 giugno si è svolta la seconda parte della Visita pastorale con l’incontro mattutino con i ragazzi dell’Agesci – Frattocchie 1 e con la successiva celebrazione eucaristica insieme ai fedeli della parrocchia. Agli scout il vescovo si è rivolto con paterna attenzione, mettendo in evidenza l’importanza educativa di questi gruppi, dei valori su cui sono fondati, specialmente in questo tempo estremamente secolarizzato. In questa occasione monsignor Semeraro ha anche ribadito l’importanza dell’Oratorio parrocchiale: un istituto che in questi ultimi anni ha visto scemare l’interesse nei suoi confronti, ma che invece, come detto da papa Paolo VI, è «L’espressione dell’amore della Chiesa, organizzata in comunità parrocchiali o in istituzioni educative, per i suoi figli più giovani e più degni e più bisognosi d’affetto e di pedagogico interessamento», mentre Giovanni Paolo II ripeteva spesso che l’Oratorio è «Ponte fra la chiesa e la strada».
A conclusione della Visita pastorale, il vescovo ha celebrato, insieme al parroco don Michele O’Brien, la santa celebrazione eucaristica. Nell’omelia, essendo la domenica del Corpus Domini, ha posto particolare attenzione al significato delle parole “In nome del” che accompagnano il segno di croce, come “affidamento totale” del fedele alla Trinità, mentre al termine della celebrazione monsignor Semeraro ha salutato i parrocchiani, il coro e il parroco con parole di incoraggiamento alla partecipazione attiva alla vita della Parrocchia di San Luigi Gonzaga.

(Tratto da Millestrade, anno 5 n. 43)