San Pietro Claver, Nettuno

La Visita pastorale presso la parrocchia San Pietro Claver di Nettuno è iniziata il 29 marzo ed è proseguita sino al giorno 30, terminando con la Santa Messa domenicale delle 10.30. L’entusiasmo e l’emozione dei ragazzi del catechismo e dei loro catechisti hanno spalancato “la porta d’ingresso principale” al nostro vescovo Marcello Semeraro: a far da cornice lo splendido clima primaverile che ha accompagnato i due giorni d’incontro nella verdeggiante zona ove è sita la parrocchia. Il vescovo è stato così accolto nella sala parrocchiale: il significativo lavoro di reportage dei ragazzi, fatto da pensieri e foto sul “saper sperimentare il silenzio” per parlare con Dio e appeso nella parete che costeggia il corridoio della sala, ha confermato le parole di Monsignor Semeraro rivolte a tutti loro. Egli ha desiderato infatti venire a conoscenza della formazione del gruppo dei ministranti, una presenza molto sentita che assiste la liturgia domenicale e ha chiesto delle modalità di svolgimento dei loro giorni d’incontro.

In oratorio l’incontro generazionale
Così anche per quanto riguarda l’oratorio, il vescovo si è soffermato insistentemente rendendo chiara l’idea a tutti i presenti del suo significato: «Un incontro e uno scambio di generazioni – lo ha definito monsignor Semeraro – ove l’adulto con la sua sentita partecipazione affianca i bambini e i ragazzi, affinché questi ultimi, crescendo, possano trovare modelli sani a cui ispirarsi e affinché un’attività di gioco possa essere costruttiva, di squadra ed i valori umani ed il rispetto possano essere ritmati dall’armonia e dall’ordine». Quindi gli animatori hanno presentato al vescovo il “Talent Show”: un’altra attività, nuova, attuata all’interno della parrocchia con l’obiettivo di far sì che bambini e ragazzi possano maturare un senso di autostima, mettendo a disposizione le loro potenzialità e capacità. Più curiosi, i ragazzi del percorso di preparazione alla Confermazione hanno rivolto diverse domande al vescovo, principalmente su come vive il messaggio di Papa Francesco e quale è il suo messaggio ai giovani. A loro, Monsignor Semeraro ha risposto con parole di fede e di speranza, invitandoli a continuare a sviluppare una crescita spirituale in Cristo.
Una malattia che colpisce i più piccoli
Dopo questi incontri il vescovo, accompagnato dal parroco don Michael Romero, ha proseguito il suo percorso, visitando personalmente una bambina malata di leucemia direttamente alla sua residenza e portando la benedizione a lei e ai suoi cari.
Il consiglio pastorale e il questionario
È passato poi all’incontro con il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio degli Affari Economici, fulcri su cui fa leva l’azione quotidiana parrocchiale. Gli interventi di ciascun membro dei Consigli hanno illustrato le modalità del criterio scelto per compilare il questionario pastorale, basato anzitutto su punti fermi di riferimento alla sua lettera “Andiamo a visitare i fratelli”, le attività di preghiera all’interno della parrocchia, quali il Santo Rosario pomeridiano, il Santo Rosario mensile, la preghiera con la “Madonna Pellegrina” (per tutti coloro che desiderosi di preghiera nel territorio che circonda la parrocchia, vogliono sperimentare il senso della preghiera comunitaria) e il corso biblico quindicinale. Quindi, hanno tracciato una breve presentazione del territorio, le caratteristiche della recente popolazione, che non gode ancora punti di aggregazione fermi, e di alcune problematiche meteorologiche che influiscono sullo svolgimento delle attività parrocchiali, l’attività degli incontri sponsali e degli incontri pre-battesimali. «La tradizione e la radicalità parrocchiale – ha detto il vescovo al termine dell’incontro – se non ci sono vanno impresse nel tempo con la forza e la costanza di ciascun fedele». Un argomento poi ripreso nella liturgia domenicale – accompagnato all’altare dal parroco don Michael, e dai convisitatori monsignor Carlino Panzeri, monsignor Gualtiero Isacchi, don Jourdan Phineiro e padre Zane – incentrata sul tema della “luce” e sul rinnovo del battesimo. Al termine della celebrazione, monsignor Semeraro ha donato alla parrocchia, in ricordo di questo giorno, una casula bianca.

(Tratto da Millestrade, anno 7 n. 61)