Santa Barbara, Nettuno

Per la Parrocchia Santa Barbara Vergine e Martire di Nettuno, la Visita pastorale del vescovo è stata un’occasione preziosa per un contatto diretto con monsignor Marcello Semeraro e ha avuto un significato festoso e di fede. Nel weekend compreso tra il 16 e il 18 maggio, infatti, tante sono state le occasioni di incontro che le varie realtà del quartiere hanno avuto col vescovo.

La visita nelle scuole
Venerdì mattina, monsignor Semeraro si è recato nella scuola dell’Infanzia Santa Paola Elisabetta Cerioli e in quella dell’Infanzia e Primaria statale Santa Barbara: nella prima, di ispirazione cattolica e gestita dalle suore della Sacra Famiglia di Bergamo, il vescovo è stato accolto dai cento bambini dell’istituto, accompagnati dalle religiose, dalle maestre e dal personale scolastico. Nella seconda, invece, è stato “deliziato” dalle musiche e dai canti dei bambini più grandi, con gli alunni più piccoli che hanno intonato il Gloria. In entrambe le occasioni, monsignor Semeraro si è intrattenuto con gli alunni e li ha spronati a fare bene nello studio.
All’istituto per ispettori di polizia
Sempre venerdì, il parroco don Luca De Donatis ha accompagnato il vescovo nella visita all’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato in via Santa Barbara. Qui, il vescovo è stato accolto dal direttore della scuola, che lo ha condotto fino all’aula conferenze, dove ha ricevuto l’applauso dei poliziotti in servizio a Nettuno, di quelli in congedo e del gruppo sportivo delle Fiamme Oro. «Voglio ringraziarvi – ha detto loro il vescovo – per il prezioso lavoro che fate, ogni giorno, per il bene di tutta la comunità».
La visita ai malati e alla casa di cura Villa Miramare
Tra la mattina e il pomeriggio di venerdì, il vescovo Marcello ha visitato due ammalate della Parrocchia e si è recato nella Casa di cura Villa Miramare, gestita dalle Suore ospitaliere del Sacro Cuore di Gesù. Nelle case di Santina ed Eleonora, il vescovo ha pregato e ha impartito la benedizione, lodando la forza dei familiari nello stare al loro fianco. Nella struttura di via Gramsci, invece, dopo aver incontrato le suore, il vescovo si è trattenuto con gli ospiti della Casa.
Con gli anziani del centro Franco Romani
Ritornando verso la chiesa parrocchiale e dopo aver salutato una delegazione dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia, monsignore ha incontrato gli iscritti al Centro sociale per anziani Franco Romani: con loro, il vescovo ha affrontato la tematica dell’esperienza e del sentirsi utili alla comunità, anche come prezioso supporto alle generazioni più giovani. Dopo di che, ha raggiunto la Parrocchia per la celebrazione della santa Messa.
L’incontro con i Consigli parrocchiali
In serata, il vescovo ha incontrato i componenti del Consiglio pastorale parrocchiale e di quello per gli affari economici. Con loro, affiancato dai convisitatori monsignor Gualtiero Isacchi e don Jourdan Pinheiro, oltre che dal vicario territoriale don Massimo Silla, Semeraro ha riflettuto sul Questionario Pastorale. Il vescovo e i convisitatori hanno rimarcato il buon lavoro svolto, rispondendo ad alcune sollecitazioni legate al futuro della comunità, in primis all’esigenza di una nuova chiesa parrocchiale.
La santa Messa comunitaria
La Visita pastorale nella Parrocchia Santa Barbara Vergine e Martire si è conclusa domenica 18 maggio con la celebrazione della santa Messa delle ore 11, celebrata nel parco dell’oratorio. Monsignor Semeraro ha presieduto la concelebrazione insieme ai convisitatori monsignor Carlino Panzeri, monsignor Gualtiero Isacchi, don Jourdan Pinheiro e al parroco don Luca De Donatis e don Giovanni Vidoni, davanti a una folla di centinaia di fedeli che ha ascoltato con attenzione l’omelia del vescovo a commento del Vangelo. Semeraro non ha mancato di sottolineare la bellezza di trovarsi in una Parrocchia che, oltre a esserlo anagraficamente, si dimostra giovane anche nelle proprie realtà. Ringraziato dal parroco, prima della solenne benedizione, il vescovo, in un clima di grande familiarità, ha ricevuto un fragoroso applauso annunciando l’intenzione di acquisire, a patrimonio diocesano, il parco della Santa Sede, dove insiste l’oratorio, per progettare con maggiore serenità e sicurezza le future attività parrocchiali.

(Tratto da Millestrade, anno 7  n. 62)