Beata Vergine Immacolata, Torvaianica

Con la solenne Concelebrazione eucaristica di domenica 5 maggio si è conclusa la Visita pastorale del vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, alla comunità parrocchiale Beata Vergine Immacolata di Torvaiainica. Un itinerario di particolare vicinanza fisica e pastorale durato quattro giorni, nei quali monsignor Semeraro, sempre accompagnato dal parroco, monsignor Gianni Masella, ha potuto approfondire e conoscere più da vicino luoghi e persone che danno “carne e sangue” alla vita parrocchiale e ad alcune realtà-segno sul territorio.

La Parrocchia e l’attenzione al territorio
La Visita è iniziata nel pomeriggio di giovedì 2 maggio presso il locale Centro Anziani, dove il vescovo ha portato il suo saluto ai soci e al presidente, Sebastiano Scirè, scambiando con loro alcune battute sul significato della terza età e sulla sua importanza per l’arricchimento delle nuove generazioni. Subito dopo, Semeraro è giunto presso la Casa di Accoglienza diocesana Cardinal Pizzardo, limitrofa alla Parrocchia. Ad attenderlo gli ospiti, i volontari, la direttrice, suor Consolata delle Oblate di Gesù e Maria, e il responsabile della Caritas diocesana, Erminio Rossi. Una “tappa molto significativa”, come l’ha definita Semeraro, perché «Il mio ministero – ha aggiunto il vescovo – ha bisogno di toccare con mano le tracce del cammino diocesano sul territorio. Iniziative come questa sono le “glorie” della Diocesi». Un incontro provvidenziale, giunto nel ventesimo anno di vita della Casa, che – come ha spiegato la direttrice – negli anni ha profondamente mutato tipologia di ospiti, passando da una presenza straniera e di rifugiati politici a un numero crescente di famiglie italiane in difficoltà: sono state 1.007 in tutto le persone accolte dal 1993, con 227 nuclei familiari, 117 singoli e 24 bambini nati nella struttura.
I consigli parrocchiali: motore dell’azione pastorale
Dopo la cena, il vescovo e i convisitatori hanno incontrato il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, che hanno presentato una relazione sulle criticità, i punti di forza e le sfide che caratterizzano l’attuale cammino della comunità parrocchiale. A loro monsignor Semeraro, citando un passo degli Atti degli Apostoli (At 2,42), ha espresso «un senso di gratitudine per i chiari segni d’impegno e crescita » evidenziati e li ha incoraggiati a proseguire guardando ai cinque ambiti di Verona 2006 poiché “ora il cammino è aperto”.
La visita alla casa famiglia Chiara e Francesco
Nel pomeriggio di venerdì 3 maggio è stata la volta della visita alla Casa-Famiglia Chiara e Francesco, dove il vescovo ha incontrato soci, operatori e il presidente, Fabrizio Cicchini, esortandoli a prendere come riferimento le parole di avvio di pontificato di papa Francesco: “Custodia, cura e tenerezza”. Subito dopo, nel salone parrocchiale, il vescovo ha incontrato per un momento di dialogo e ascolto i bambini che hanno ricevuto da poco la Prima Comunione, i giovani neocresimati e le loro famiglie. Sabato 4 maggio il vescovo Marcello ha visitato i congiunti di un defunto per portare loro il conforto e la benedizione del Signore e ha fatto visita a un’ammalata. Nel pomeriggio, quindi, ha presieduto la Messa vespertina, impartendo solennemente il sacramento della Cresima a un gruppo di giovani-adulti.
La Celebrazione eucaristica conclusiva
Degna chiusura della Visita pastorale è stata la santa Messa domenicale delle ore 10. Nell’omelia il vescovo ha posto l’accento sulle esperienze sacramentali del Battesimo e della Eucarestia come doni che Dio ci fa per diventare sua abitazione, e ha sottolineato la gioia che Gesù addita ai discepoli proprio nel momento in cui egli si appresta ad andare al Padre: «Una vicinanza – ha detto monsignor Semeraro – diversa da quella fisica, come di un vicino di casa, perché nello Spirito Gesù può essere sempre accanto a noi, dentro di noi». Il parroco, monsignor Gianni Masella, ha salutato il Pastore della Chiesa di Albano ringraziandolo «per questa sua audacia e intraprendenza nel donarci questa perla del progetto pastorale dell’Iniziazione cristiana». Al termine della Messa, monsignor Semeraro si è congedato dalla comunità di Torvaianica con l’auspicio che il cammino tracciato possa portare presto nuovi frutti.

(Tratto da Millestrade, anno 6 n. 52)