Regina Pacis, Pian di Frasso

La comunitàdei fedeli della Parrocchia Regina Pacis, a Pian di Frasso, ha vissuto dal 26 al28 aprile tre giorni di grande importanzaper la Parrocchiae per il quartiere: monsignor Marcello Semeraro,vescovo di Albano, ha concluso proprio presso la nostracomunità la Visita alle quattro parrocchie della città di Ardea.
Per costruire la comunità parrocchiale
Il quartiere conta 1650 abitanti, molti si spostano nel vicino circondario per tante attività e alcuni seguono il cammino di fede nelle parrocchie vicine perché zone più abitate. Nonostante ciò “costruire” una comunità parrocchiale a Pian di Fasso è molto importante. Nella Visita, il vescovo ha incontrato il consiglio pastorale ricco di esperienze sulla chiamata personale di Dio e impegnato collettivamente, all’interno e fuori dell’ambito ecclesiale. La maggior parte dei componenti, nella presentazione, ha detto di essere da poco tempo inserita nella Parrocchia, in coincidenza con l’arrivo del nuovo parroco don Marco Schrott, mentre sono state sottolineate alcune differenze rispetto agli anni passati. Prima la comunità non era presente nei giorni feriali, se non per le prove del coro, e si impegnava occasionalmente per una festa annuale di beneficienza. Ora, ogni giorno intorno all’altare c’è la gioia della fraternità in Cristo e la domenica, dopo la Messa, tanti si fermano per uno scambio di notizie e di condivisione spirituale: si intavolano dialoghi con tutti, si offre tè e caffè, un sorriso, una risata e qualche battuta di incoraggiamento per proseguire insieme il cammino cristiano.
L’importanza del consiglio pastorale
La Parrocchia esiste da 15 anni e può ora esprimere consigli pastorali capaci di dialogo con tutti nel territorio. Nel suo intervento, il vescovo ha sottolineato come siano necessari per la vita della Chiesa l’evangelizzazione, i sacramenti e la testimonianza, e che tutto questo debba trovare uno spazio adeguato di programmazione nel consiglio pastorale. La religiosità popolare ha il suo posto nella vita pastorale della parrocchia, non nel senso di un potere acquisito, ma come una annuale collaborazione al progetto di evangelizzazione, con senso di ecclesialità e, soprattutto, come testimonianza di fraternità. Per questo, non si devono confondere gli aspetti civili e quelli religiosi: se nei primi si rispettano i principi religiosi è possibile una sinergia tra i due aspetti, altrimenti bisogna dividere i momenti di crescita spirituale da quelli di solo divertimento materiale, che possono essere organizzati in modo autonomo.
La Parrocchia: famiglia di famiglie

Nel corso della Visita pastorale, monsignor Semeraro ha incontrato due persone in difficoltà della Parrocchia, Tonino Gazzi e Iole Bardi, presso la loro abitazione. Entrambi gli incontri hanno toccato il cuore del vescovo perché diventati momenti importanti per tutta la comunità grazie alla presenza di tanti parrocchiani, e alla partecipazione attiva di Tonino e Iole alla vita della Parrocchia nella trasmissione del Vangelo. Presso la casa di Tonino Gazzi, già sindaco di Ardea, si è svolto un incontro con diversi giovani, alla presenza dell’attuale primo cittadino Luca Di Fiori, su alcune tematiche scottanti che riguardano il territorio. È stata seriamente ipotizzata l’apertura di un centro di ascolto in collaborazione con la Caritas e le associazioni locali. Nell’abitazione della signora Iole il vescovo – che ha trovato la calorosa accoglienza di una cinquantina di persone – ha avuto una profonda impressione di serenità e di forte presenza del Signore. Letta la Parola di Vita Iole ha comunicato dalla sua carrozzella di stare veramente bene e di ringraziare Dio per tutta la sua vita. I tre giorni sono trascorsi con grande gioia generale, avvertita specialmentedurante l’incontro con le famiglie e i ragazzi che frequentanoil catechismo, che hanno messo in scena una rappresentazione dal brano del Buon Pastore e rivolto al vescovo tante domande. Non è mancato anche un confronto con quanti non hanno accolto il cambiamento rispetto agli scorsi anni: a loro, nel messaggio finale della Messa conclusiva, è arrivato l’invito ad allargare gli orizzonti spirituali e operativi. Il parroco,don Marco Schrott, ha chiesto a tutti di riprogrammare radicalmente la vita della comunità, partendo dai doni che il vescovo ha lasciato con la sua visita, e ha ringraziato per questa travolgente effusione dello Spirito, portata dal vescovo e dai convisitatori.

(Tratto da Millestrade, anno 6 n. 52)