- La situazione sanitaria ci costringe, quest’anno, a celebrare la festa di Santa Chiara in forma un po’ più riservata, ma non meno solenne perché, oltretutto, ogni celebrazione eucaristica è sempre luogo di concentrazione della Chiesa e anche centro della sua missione ed è atto della massima, della più alta glorificazione a Dio che noi possiamo vivere.
Abbiamo ascoltato la parola del santo Vangelo (cf. Gv 15,4-10) e Gesù ci rassicura: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. Gesù ci pone anzitutto alcune condizioni perché le nostre preghiere possano essere esaudite e sintetizza l’immagine usata del tralcio che deve rimanere unito alla vite per poter dare il frutto, per rinnovare a ciascuno di noi questa esortazione: Rimanete in me.
Noi rimaniamo in Cristo non soltanto con la nostra buona volontà; rimaniamo in Cristo non soltanto con il nostro impegno, ma rimaniamo in Cristo a motivo del nostro Battesimo, che ci ha incorporato a lui. Diremo che è Cristo il terreno fecondo dove noi, anche se piccolo seme, possiamo essere seminati. Ma se il chicco caduto in questa terra – che è la terra del Signore Gesù – rimane lì anche a condizione di marcire, di morire, dà molto frutto: Se rimanete in me….
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