Ordinazione diaconale di Paolo Larin – Marino, Basilica Parrocchiale S. Barnaba Apostolo

04-05-2025

Mentre i nostri cuori sono ancora feriti dalla morte del nostro amato papa Francesco, la liturgia di questo tempo pasquale ci invita a celebrare e ad entrare nel «Vangelo della gioia», che nasce dall’incontro con il Cristo Risorto che libera da ogni tristezza e ci apre al desiderio di una fede gioiosa, missionaria e spesa nel servizio al prossimo. Il «Vangelo della gioia» era anche una categoria centrale nel pensiero e nell’azione di papa Francesco, tanto che Evangelii gaudium fu anche il titolo scelto per la sua prima esortazione apostolica, che divenne una specie di manifesto programmatico per il suo fecondo pontificato, segnando così anche il cammino della nostra Chiesa di Albano.

È questo Vangelo, l’annuncio cioè gioioso e coraggioso della morte e risurrezione di Gesù, che troviamo sintetizzato nel kerygma apostolico degli Atti degli Apostoli proclamato anche questa sera nella prima lettura (cf. At 5,27b-32.40b-41), è oggi affidato in modo del tutto speciale a te, caro Paolo. Se, infatti, oggi qui davanti a tutti noi hai appena detto il tuo «eccomi», che è un «eccomi cristologico», ispirato cioè dalla lettera agli Ebrei, dove Cristo dice «ecco io vengo per fare, o Dio, a la tua volontà» (Cf. Eb 10, 6-10), lo hai fatto perché hai sperimentato la forza e la concretezza del «Vangelo della gioia».